dora
(sabato 22 dicembre 2012)
Categoria:
Affetto
La Squilla
Non so se ve l'ho già raccontato, ma nel caso ve lo ridico ancora una volta.
Lanciano è il paese in cui sono nata e da alcuni secoli (non so bene quanti), la sera del 23 dicembre, si celebra la festa della "squilla".
Nata dalla bella intuizione di un vescovo e ideata per consentire ai fratelli che erano in lite di sugellare la pace, a casa del più anziano della famiglia.
Dalle 18 alle 19, suona dalla torre medievale, una campana dal tono argentino e squillante, che si sente fino giù nelle vallate. Quando il suono cessa si deve essere a casa del più vecchio della famiglia. Da oltre 12 anni l'onore spetta a mia madre (90 anni suonati).. Arriva l'ultimo dei suoi fratelli rimasto in vita, con moglie e figlia. Arrivano i miei due cugini, figli di un altro fratello di mia madre che non c'è più. Ovviamente mio fratello, sua moglie, le mie due nipoti, i miei figli.
Ci scambiamo piccoli doni, e ovviamente.....mangiamo! Dolci, dolcetti, salati, bibite, liquorini. A
Arriviamo così al 24, finalmente stretto digiuno (?). Cioè si piluccano tutto il giorno fritti di baccalà e di verdure, pizzette, ovviamente assolutamente NO CARNE.
Alla sera cena a base di linguine al tonno, anguilla, baccalà, verdure varie.
Il 25 c'è il nostro piatto tradizionale: il brodo col "cardone" (polpettine grandi come ceci, dadini di cardo, e quadretti di zuppa imperiale, cotte ovviamente in un buon brodo di carni miste). Il resto è comune a tutte le cucine credo, cioè tacchino, agnello, lesso naturalmente e verdure (peperoni, cime di rapa, crauti).
I dolci tradizionali? I taralli di Natale (impastati con vino e olio, fatti come dei grossi tortelli ripieni di marmellata d'uva cioccolato e noci) mmhh!! E poi i "bocconotti" con una tenera crema al cioccolato.
Bhe, sono ingrassata solo a parlarne.
Auguri, amici miei. Domani mi collegherò dall'Abruzzo. Ciao.